mercoledì 16 novembre 2011

Testo PAEG nº 2: "GUERRILLA GARDENING"

Ecco il secondo testo!! Spero che vi piacerà l'idea... hehehe


Guerrilla Gardening: il 4 novembre ci sarà un «attacco verde»
Prima giornata nazionale dei giardinieri d'assalto italiani
MILANO – Un attacco di massa. Pacifico e verde. Il 4 novembre i giardinieri d’assalto si danno appuntamento per la prima giornata nazionale del Guerrilla Gardening italiano.
Per tre giorni, fino al 6 novembre, da Nord a Sud, in tutte le principali città italiane nasceranno orti, aiuole e fioriere spontanee. Che hanno l’obiettivo di «abbellire le nostre vie ma anche di farci riconquistare lo spazio urbano e di gestirlo a misura d’uomo», come spiegano gli organizzatori Michele Trasi e Andrea Zabiello.
PER FARE BELLA LA CITTÀ - Sul sito del movimento convergeranno tutte le «prove fotografiche» delle varie azioni. E a Milano, presso lo spazio arte Lacca del liceo artistico statale Caravaggio, verrà inaugurata una rassegna dei migliori scatti realizzati da fotografi professionisti in questi anni di uscite notturne e diurne. «Siamo operativi dal 2004», spiegano gli organizzatori che fanno base nel capoluogo lombardo e che sul guerrilla gardening hanno anche scritto un libro (Guerrilla Gadening, ed. Kowalski). «Ma in parallelo al nostro si sono creati molti altri gruppi a Torino, Bologna, Roma, Trieste, Salerno, Napoli, Palermo». Tutti al lavoro, dunque, con le ginocchia in terra e la zappa in mano. «Non sappiamo quante persone parteciperanno all’evento, la speranza è di coinvolgerne sempre di più». L’obiettivo è ambientalista, certo. Ma non solo. I guerriglieri azzardano infatti anche una sorta di manifesto politico. Perché «sottrarre all’incuria le aiuole e le aree degradate delle città significa anche tempestare di fiori e primavera l’autunno socio-ambientale in cui è crollato il nostro Paese negli ultimi decenni».
COORDINAMENTO - E se fino a oggi ciascuna cellula operava in maniera «indipendente», ora le cose potrebbero cambiare. «Abbiamo organizzato questo evento proprio per entrare in contatto con gli altri guerriglieri, in modo da conoscerci e magari guardarci in faccia». Il tutto senza nessuna pretesa di creare una gerarchia o avere un organigramma stabile. «La filosofia del guerrilla gardening continua a essere libera: ciascuno può piantare e seminare quello che vuole, anche senza comunicarlo, quindi ben vengano tutte le iniziative possibili».
GUERRIGLIERI DELLA TERRA - Il meccanismo è semplice: basta scendere in strada, trovare uno spazio dove piantare un fiore, una pianta o un albero, mettere le mani nella terra. E il gioco è fatto. «Questo periodo è ottimale per le azioni», sottolineano ancora Michele e Andrea. «Le piante sono in fase dormiente e, date le temperature, non hanno bisogno di essere innaffiate spesso. Anche se noi raccomandiamo sempre di non abbandonare l’aiuola o la zolla di terra una volta portata a termine la semina». Interessante anche l’aspetto economico. Perché «in questi mesi è più facile ottenere sconti dai vivai e si possono trovare semi e bulbi a prezzi contenuti». Il movimento è interamente autofinanziato e sopravvive grazie alle donazioni di qualche vivaista innamorato del suo mestiere. Semplici infine anche i risvolti legali: «Difficilmente i vigili danno multe per occupazione abusiva di suolo pubblico, soprattutto se l’azione è portata avanti in maniera sensata e se non si intralcia il traffico». Come dire che persino i tutori della legge di fronte a iniziative del genere non possono che simpatizzare e lasciare i guerriglieri liberi di fare più bella la città. Per il bene di tutti.

ATTIVITÀ.

1. Leggi il testo e fanne un riassunto di massimo 3 o 4 righe. (3 punti)

2. Leggi il testo e rispondi a queste domande (1 punto)
a) Per piantare un fiore, bisogna chiedere prima l’autorizzazione delle Autorità?
b) Questo movimiento “guerrigliero” è composto da un solo gruppo di persone?
c) Da quado esistono questi movimienti “verdi”?
d) Qual’è l’obbiettivo di questi gruppi?

3. Leggi il testo e dì se queste affermazioni sono vere o false. Giustifica la tua risposta. (1 punto)
a) I polizziotti danno spesso una multa a chi pianta un fiore per strada.
b) Questi gruppi non hanno a che vedere con la politica.
c) Non si sa quante persone facciano parte del movimento.
d) I diversi gruppi vogliono conoscersi per creare un organigramma gerarchico di gestione.

4. In questa frase tratta del testo : «Non sappiamo quante persone parteciperanno all’evento, la speranza è di coinvolgerne sempre di più», spiega l’uso del pronome NE sottolineato. Crea dopo due frasi usando questo pronome. (1 punto).

5. Cerca la parola corrispondente a questa definizione. (1 punto)
a) Mettere dell’acqua a una pianta:
b) Terreno in cui si trapiantano le piantine tolte dal semenzaio (al plurale):
c) Articulazione che si trova in mezzo alla gamba e che le permette di piegarsi (al plurale):
d) Piccola striscia di terreno di forma varia riempita di coltivazioni ornamentali che si trova nelle strade delle città e paesi (al plurale):

6. Pensi che queste azioni siano giuste? Secondo te, servono a qualcosa? Possono dare fastidio a qualche vicino? Esistono pure da te iniziative di questo tipo? Ti piacerebbe fare parte di un gruppo di persone come questi? Scrivi un testo rispondendo a queste domande e dando il tuo punto di vista. (130 parole minimo) (3 punti)